La batteria PML-2 è uno strumento di facile e veloce somministrazione per la misurazione oggettiva della memoria di lavoro, una funzione importante e molto spesso compromessa in soggetti con difficoltà di apprendimento. La PML-2 comprende una serie di prove di base e di approfondimento. Le prove di base sono derivate dal tradizionale modello di memoria di lavoro di Baddeley e Hitch (1974) e sono in parte ispirate a compiti già noti nella letteratura nazionale e internazionale per la misurazione della memoria di lavoro (Alloway, 2007; Gathercole e Pickering, 2000; Pickering e Gathercole, 2001). Le prove di approfondimento esaminano, invece, in maniera analitica i singoli processi esecutivi (shifting, updating e inibizione) individuati negli studi di Miyake e collaboratori (2000) con compiti che sono perlopiù di natura attentiva. Inoltre, alcune prove di approfondimento, cogliendo i suggerimenti della letteratura più recente sull’importanza della velocità di elaborazione, esaminano la velocità di elaborazione delle informazioni e la velocità di accesso alla memoria a lungo termine. I campi di applicazione della batteria PML-2 sono vasti. Essa può essere utilmente impiegata in ambito scolastico dagli psicologi per conoscere meglio le potenzialità di apprendimento dei singoli alunni, in ambito clinico-diagnostico per formulare profili analitici di funzionamento dei diversi processi di memoria e attentivi, in ambito riabilitativo, al fine di individuare i punti di forza nelle abilità di memoria del bambino, o adolescente, e le aree di maggiore debolezza.