Attività formativa per : Tutte le professioni Mese inizio corso: Novembre
Descrizione del corso I diritti ed i doveri sanciti dal nostro ordinamento giuridico rappresentano i confini entro i quali ci
viene riconosciuto il diritto di gestire, in generale, la nostra vita, sociale, lavorativa ed anche la nostra
salute. In particolare, i padri costituzionali hanno sancito all’art. 13 che “la libertà personale è
inviolabile” dunque non è ammessa alcuna restrizione della libertà personale, se non nei casi previsti
dalla legge, e pertanto la persona ha il diritto all’autodeterminazione anche nella scelta delle cure.
In particolare, l’articolo 1 della Legge 22 dicembre 2017, n. 219 tutela “il diritto alla vita, alla salute,
alla dignità e all’autodeterminazione della persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario può
essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata,
tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge”, nel rispetto dei principi della Costituzione
(art. 2, 13 e 32) e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
A tal fine la legge 219 si struttura in due parti: la prima si occupa del consenso informato, e delle
problematiche ad esso connesse (artt. 1, 2 e 3); la seconda, delle disposizioni anticipate di
trattamento cosiddetto (DAT), impropriamente note come “testamento biologico”, e della
pianificazione condivisa delle cure (artt.4 e 5).
Scopo finale della legge è la salvaguardia dei diritti del paziente, ovvero il diritto alle cure, il diritto
all’informazione, così come il diritto a non essere informato, alla libertà di autodeterminazione ed
alla qualità della vita, anche nella fase finale dell’esistenza.
In sostanza, come molti hanno affermato, la finalità della Legge 219/17 è la “garanzia della dignità
del paziente”.
E noto che la popolazione nazionale ha un’età sempre più avanzata e risulta affetta da patologie
cronico-degenerative che, di conseguenza, determinano un aumento di prestazioni, sempre più
onerose, a carico del SSN mettendo in crisi anche l’organizzazione della medicina del territorio che
dovrebbe essere il primo forte baluardo della sanità pubblica nella gestione dei malati. A ciò si
aggiunga che la sanità “ospedaliera” tende, da un lato a relegare le problematiche del consenso
informato a “profili amministrativi”, mentre dall’altro, spesso a causa di carenza di personale e di
gestioni sanitarie troppo ancorate a concezioni economicistiche, ad erogare prestazioni con tempi contingentati e talora del tutto inadeguate ad effettuare un colloquio esaustivo con la persona
assistita.
In questo contesto si inserisce la Legge 219/17 che inevitabilmente determina per gli operatori
coinvolti quotidianamente nella “fondamentale” relazione sanitario/paziente, nell’ottica del
bilanciamento di quei principi di autonomia ed autodeterminazione che i due attori di tale relazione
indiscutibilmente posseggono, nuovi profili organizzativo-sanitari e molteplici problematiche medico-legali.
Data la complessità di questa materia, crediamo sia utile tentare di fornire alcuni “chiarimenti”
operativi per tutti i sanitari coinvolti, al fine sia di rendere meno onerose le loro mansioni lavorative
ed al contempo facilitare una corretta presa d’atto dei propri e degli altrui diritti e doveri.
Tipologia Fad: Corsi in diretta su piattaforma multimediale dedicata (aula virtuale, webinar) - Fad sincrona
Informazioni corso Crediti assegnati: 4.5
Periodo di svolgimento: 26/11/2022
Durata del corso (in ore): 3
Verifica apprendimento: Questionario (obbligatoriamente a risposta multipla e a doppia randomizzazione)
Responsabile scientifico: Dott. Roberto Salvinelli
Quota di partecipazione: 50 €