Le moderne esigenze e sfide nel campo della salute possono essere particolarmente stressanti e la resilienza è sempre più necessaria per mantenere un impegno lavorativo efficace, adattabile e sostenibile. La resilienza professionale sanitaria è multiforme e combina tratti personali discreti con caratteristiche personali, sociali e lavorative. Gli operatori sanitari, infermieri, medici, psicologi, ecc. sono esposti a vari fattori di stress (cura del paziente, pressione del tempo, amministrazione) e corrono un rischio maggiore di sviluppare disturbi mentali, come evidenziato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Un fattore di stress esterno e inaspettato può indurre una normale risposta allo stress fisiologico e comportamentale ma l'esposizione prolungata a eventi stressanti (es., per settimane) può portare a stress cronico e sequele persistenti. La resilienza rappresenta un insieme complesso di vari fattori e processi protettivi e salutogenici importanti per comprendere la salute e la malattia, nonché i processi di trattamento e guarigione. È un fattore protettivo che rende un individuo più resiliente agli eventi avversi che portano a risultati di sviluppo positivi. E’ dunque la capacità di tornare alla condizione precedente, cosiddetta "normale" o sana, dopo un trauma, un incidente, una tragedia o una malattia. Maggiore è la resilienza, minore è la vulnerabilità e il rischio di malattia. E’ dimostrato che la resilienza è significativamente associata a tratti di supporto di alti livelli di funzionalità associati a ruoli professionali impegnativi. Il complesso processo di adattamento positivo di fronte allo stress psicosociale coinvolge anche meccanismi neurobiologici sia centrali che periferici, (interazione tra processi neurochimici, genetici ed epigenetici nel tempo, reti e circuiti…). La ricerca ha valutato un'ampia gamma di interventi, incentrati sull'individuo (regolazione delle emozioni, laboratorio di cura di sé, yoga, consapevolezza, meditazione, abilità di gestione dello stress e formazione sulle abilità comunicative), strutturali o organizzativi (carico di lavoro o rotazione del programma, stress programma di formazione manageriale, lavoro di squadra/transizioni, formazione Balint, sessioni di debriefing e focus group) e combinazione di interventi (snoezelen, gestione dello stress e formazione sulla resilienza, workshop sulla gestione dello stress e miglioramento dell'interazione con i colleghi attraverso la formazione personale). Ci sono strategie efficaci per mantenere il benessere psicologico come quelle che: favoriscono le connessioni all'interno del team; forniscono istruzione e formazione per sviluppare comportamenti che aiutino a controllare o limitare l'intensità dello stress, o a favorire il recupero; supportano l’elaborazione delle emozioni e l'apprendere dalle esperienze. Sebbene gli individui debbano assumersi la responsabilità dello sviluppo di strategie personali per aiutare il coping e la resilienza, il supporto organizzativo è parte integrante dell'equipaggiamento degli individui per affrontare le sfide legate al lavoro. Il corso intende fornire una panoramica sull’argomento e contribuire a stimolare nei corsisti l’attivazione/potenziamento delle strategie e dei meccanismi legati alla resilienza.