L’alimentazione è probabilmente una delle più remote e ancestrali forme di linguaggio e comunicazione dal punto di vista antropologico. Può essere considerato un bisogno fisiologico che va ben al di là del proprio fine primario che è quello del sostentamento e si plasma in un vero e proprio comportamento. Alcuni anni fa la devianza di comportamento alimentare era riservata a fasce d’età adolescenziale, prioritariamente femminili. I disturbi alimentari sono un motivo frequente di consultazione in clinica per un bambino piccolo: dal 25% al 40% dei genitori dei bimbi piccoli segnala difficoltà di alimentazione, principalmente alimentazione lenta, rifiuto di mangiare, selettività, scarso appetito oppure altre manifestazioni comportamentali di devianza (vomito, tosse, sonnolenza in concomitanza alla proposta di pasto). Questo corso ha lo scopo di focalizzare l’attenzione su tale problematica in aumento preoccupante, saper riconoscere gli indicatori di rischio, fornire sia delle correte informazioni sia di approfondimento e diagnosi, sia di approccio terapeutico e riabilitativo